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Summer School 2023 - Adolfo Serra

La Summer School di Print Club Torino ha ospitato un corso intensivo guidato da Adolfo Serra e dedicato all’illustrazione e alla narrazione visiva, intitolato “Libri senza parole. Un viaggio di ricerca, stimoli e progettazione”.

L'artista

Esploratore di fogli bianchi, Adolfo Serra si forma in Pubblicità e Relazioni Pubbliche, ma presto torna alla sua prima passione: il disegno. Studia illustrazione alla Escuela de Arte 10 di Madrid e da allora il suo lavoro si muove tra carta, colore e narrazione visiva. Accanto alla produzione artistica, sviluppa una forte ricerca didattica che lo porta a condurre workshop in contesti internazionali, lavorando sull’espressività del segno, sul potenziale narrativo delle immagini e sulla libertà creativa. È proprio questa attenzione alla dimensione sperimentale e pedagogica che ha reso naturale il suo coinvolgimento nella Summer School di Print Club Torino.

Disegnare le emozioni

Nel corso della Summer School, i e le partecipanti hanno condiviso tre giorni di esplorazione creativa insieme all’illustratore Adolfo Serra: un viaggio emotivo e visivo, dove immaginazione e illustrazione si sono fuse in una narrazione silenziosa ma ricca di significati. Le prime attività hanno favorito uno sguardo introspettivo, esplorando il rapporto profondo tra le sensazioni e il segno grafico che le può tradurre, dando spazio a gesti spontanei, appunti visivi e intuizioni autentiche. Attraverso esercizi individuali e momenti di confronto collettivo, è stato compreso che illustrare non significa solo rappresentare immagini, ma anche trasmettere emozioni e vissuti personali. Il taccuino è così diventato un rifugio creativo, uno spazio intimo e protetto in cui emozioni e pensieri prendevano forma libera, con sincerità e senza costrizioni.

Il potere narrativo delle immagini

È emerso che anche senza parole, le immagini possono raccontare storie profonde e personali. L’assenza di parole non ha mai significato mancanza di significato. Al contrario, i e le partecipanti hanno scoperto e approfondito il potenziale del disegno come linguaggio autonomo, capace di comunicare in modo diretto e profondo. Lavorando su sequenze visive, sono state create storie silenziose capaci di evocare emozioni, suggerire riflessioni e toccare chi guarda. In questo spazio narrativo, l’ambiguità non è stata un limite, ma una risorsa preziosa: uno spazio aperto in cui ogni lettrice e lettore può interpretare e immaginare liberamente.